Nell’anamnesi di un paziente sappiamo bene che una delle cose più importante è chiedere la sua storia medica e se e quali medicinali prende.
Mi sono accorta che è molto frequente incontrare pazienti che prendono anticoagulanti orali; questa terapia è rivolta a chi ha patologie venose o cardiache in fase di scompenso o a portatori di valvole a rischio di trombo-embolia. (1)
Le manovre odontoiatriche, cosi come l’utilizzo di anestetici, antidolorifici, antibiotici possono interferire con i pazienti scoagulati e cardiopatici. (2)
Oggi il farmaco più utilizzato è il Warfarin ma non ha le caratteristiche dell’ anticoagulante orale ideale in quanto agisce in forma indiretta interferendo per via epatica con la vitamina K, l’ effetto non è immediato, ha un inizio lento sono necessari 3-6 giorni per raggiungere il range terapeutico di INR e ha un emivita plasmatica di 40 ore.
Prima di qualunque intervento odontoiatrico un paziente TAO (trattato con anticoagulanti orali) deve avere un valore di INR compreso tra 1.5-2.5 per evitare rischio di emorragia, tromboembolico e di interazione tra farmaci.
Recentemente sono entrati introdotti dei nuovi farmaci anticoagulanti (NAO): APIXABAN (Eliquis), DEBIGATRAN (PRADAXA), RIVAROXABAM (Xarelto) che possiedono le caratteristiche ideali: somministrazione orale, dosi fissa, azione rapida (inizio / sospensione), risposta prevedibile, nessun monitoraggio di laboratorio, nessuna interazione con farmaci e alimenti, azione diretta sul sistema coagulativo. Infatti rispetto ai TAO, che sono di azione indiretta, i NAO agiscono direttamente sul singolo fattore della coagulazione. Hanno un buon rapporto efficacia/sicurezza, un effetto facilmente reversibile, scarsi effetti collaterali e costo contenuto.
Inoltre diversi studi hanno dimostrato che la dose fissa di DEBIGRATRAN ha la stessa efficacia del Walfarin senza dover richiedere controlli e sospensione del trattamento.(1)
Vantaggi:
- rapida insorgenza d’ azione: raggiungono il picco dopo 1-4 ore dopo la somministrazione orale
- Effetto dose risposta prevedibile- non necessita di monitoraggio dell anticoagulazione : l effetto dei NAO è proporzionale alla loro concentrazione nel plasma.
- Emivita relativamente breve 7-15 ore questo rappresenta un potenziale beneficio in caso di intervento invasivo.
- Via di eliminazione renale o epatico-renale
- Minor incidenza di emorragie celebrali maggiori (2)
PROTOCOLLO
-Anamnesi
-esame extra e intraorale.
-se prende TAO sospendere 3 giorni prima dell’intervento e sostituirlo con l’eparina, monitorare INR riprendere con precedente farmaco il giorno stesso dall’intervento.
-io preferisco consultare il medico e prescrivere o sostituire direttamente con i NAO
-informare ed educare il paziente sulla finalità del trattamento, i vantaggi e i rischi
-vedere possibili interazioni con altri farmaci
-periodico controllo delle funzionalità epatica e renale
-gestire degli inconvenienti come diarrea vomito piccole emorragie.
Cari lettori vi auguro un BUON NATALE e continuate a seguirci!!!!! BE..SMART!
-Gestione ottimale del paziente a elevato rischio emorragico e nuove prospettive,Anticoagulanti e antiaggreganti in odontoiatria, Lucio Montebuglioli,Dipartimento di scienze biomediche e Neuromotorie, Università degli studi di bologna. AnnoVI-n3-settembre 2012.
–G.dal Cortivo, L.Bozzini, R. Facchinetti;I nuovi anticoagulant…
Fai clic per accedere a Nuovi%20Anticoagulanti%20Orali%20%20NAO.pdf
-https://boa.unimib.it/retrieve/handle/10281/38562/55400/2010-03.pdf
Paola Polatti